John Taylor – Oblò / Portholes – Pietrevive editore, 2019, postfazione di Franca Mancinelli
rapide creste onde nel crepuscolo
versi scarabocchiati con l’acqua sull’acqua
sempre meno luminosa
di tanto in tanto chiazze d’ombra più scure sull’ombra notturna
sempre meno luminosa
grappolo di luci a mezza altezza di qualunque ombra fosse
scogliere edifici resistono
l’inevitabile viluppo
sagome cancellate la notte emerge le parole si confondono
l’oblò è l’ultima forma rimasta
notte blu scuro dà il benvenuto a qualunque cosa fosse in parallelo
polvere intorno al bordo
mera certezza
ciò che si lacera tra notte e giorno
chissà se le parole lo rammenderanno |
|
quick crests waves in the twilight
lines scribbled with water on water
ever less lit
now and then darker speckled shadows on the shadow of night
ever less lit
cluster of lights halfway up whichever shadow was
cliffs edifices resist
the inevitable enveloping
shapes effaced night emerges words blur
the porthole is the last remaining form
dark blue night welcoming in whatever is was parallel to
dust round the rim
mere certainty
what is torn between night and day
will words mend |
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