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Resilienza, donne che fanno la differenza, mostra a Ravenna

Resilienza, donne che fanno la differenza (Ravenna, Palazzo Rasponi)

“Per non lasciarsi abbattere occorre sviluppare la capacità di “risalire” attivando risorse interne ed esterne, tra cui la scelta di opporsi con fiducia in se stessi ai condizionamenti di ciò che accade, infine la capacità di trasformare un’esperienza avversa in opportunità di crescita e rafforzamento”. (La resilienza, di Domenico Di Lauro, 2012).

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Immagini di donne provenienti da diverse parti del globo, nella mostra fotografica della ravennate Elena Fiore, e giovani indiane sfregiate dall’acido in “Sheroes” di Federico Borella idealmente dialogano tra loro sotto il nome del coraggio e della resilienza al femminile. Secondo la definizione Treccani la resilienza sarebbe “la capacità di resistere e di reagire di fronte alle difficoltà, all’avversità o ad eventi negativi” individuando una strategia che permetta non solo di farci superare una crisi ma anche di prevenirla. “Resilienza, donne che fanno la differenza” è precisamente il titolo della raccolta fotografica di Elena Fiore che idealmente risponde al grido tacito lanciato dalle giovani in “Sheroes”.

Tali volti al femminile arrivano a noi percuotenti lasciando la loro impronta indelebile a Palazzo Rasponi e dai chiostri della Biblioteca Oriani di Ravenna. Stesso tema visto da due angolazioni diverse; nel primo caso più luminosi e solari i ritratti della Fiore provenienti da paesi quali Cuba, Birmania ecc. nel secondo caso il loro risvolto più tragico di resistenza di fronte a un indelebile passato. Continua a leggere

“Uno, nessuno e centomila volti”, Dante Plus 700 a Ravenna, nota di Elisa Castagnoli

“Uno, nessuno e centomila volti”, Dante Plus 700 a Ravenna

 

Ritratto, autoritratto, cento cinquanta volti per rispecchiare il mondo, per vederlo e vedersi in una infinità di versioni differenti partendo dal ritratto del grande poeta Dante, l’eredità fondante della nostra tradizione letteraria; tale lo spirito che anima gli artisti contemporanei esposti a Ravenna nel chiostro della biblioteca Oriani per la mostra “Dante Plus 700” in occasione del settimo centenario della sua scomparsa. L’originalità delle innumerevoli varianti sul ritratto originale del 1300 pone da subito la questione del come leggere il passato alla luce del contemporaneo, di ciò che siamo noi oggi con le nostre modalità comunicative: una civiltà mediatica, globale, dominata dalla tecnologia e convertita al digitale. Ne scaturiscono ritratti ispirati alla cultura pop, al fumetto o alla street art ma anche l’utilizzo della realtà aumentata per quadri che si animano con le nuove tecnologie della rilevazione in 3D. Nella molteplicità di versioni che si susseguono sui muri del chiostro o nel giardino esterno compare una galleria di volti che danno spazio alla fantasia e alla più grande versatilità degli artisti contemporanei. Continua a leggere